domenica 22 giugno 2014

IN FIDUCIA VERITAS...e la Magnolia Emanuelita.




Credo che la fiducia, sia un piatto succulento che va preparato con grazia e dolcezza.
Penso di non essere riuscita a prepararlo realmente mai, ne averlo cotto con dovizia per poi in fine con un vino adeguato poterlo degustare boccone dopo boccone, assaggiando un pezzettino di gioa pura 100per100 al giorno, senza fretta.

Credo anche che li fuori ci sia un essere vivente di razza umana che sta cercando con fiducia o forse solo con speranza, di insegnarmi il corretto procedimento per ottenere il gourmet interiore.

Credo per la verità che siano più di uno  coloro che la meritano La fiducia ed il mio rispetto, credo siano annidiati tra i loro percorsi, per i sentieri del mondo con il medesimo fine...ed è forse per questo che continuamente scavo, dentro di me, con unghie piene di sabbia ed il cuore gonfio di desiderio di trovare chi sono veramente io e riconoscerli uno ad uno, tutti coloro per poterli amorevolmente ricambiare.... ..... per poterli ringraziare largamente per il cuore che mi dispensano, mentre mi chiedo segretamente di volta in volta se lo meriti davvero fino infondo l'amore ricevuto.

AH SI, perchè dimenticavo di dire che quel piatto, sto cercando di prepararlo con gli ingredienti che mi compongono ( ...e nonostante gli anni passati ad imparare l'arte della cucina, con un certo talento naturale per la materia e nessun profondo interesse per coltivarlo con amore questo talento;...I) smussando il più possibile i lati IO IO IO iO IO che mi invadono dal di dentro al di fuori come torrenti pieni di ME.

Per La Fotografia, lo ammetto, mi sono applicata di più....
                 
            
Con me stessa, stavo quasi per scordarlo, -è il disastro esistenziale, l'isolamento non produce, ma limita... ( << Hei you>> dei Pink Floyd lo descrive in maniera egregia lo stato di cui sopra...) eppure ancora ne sento l'attrazione ed allo stesso tempo la voglia di uscirne al di la. Oltre al muro che troppo fitto, troppo alto, ho eretto a mia difesa dal mondo esterno per paura di ferirmi ancora ed ancora tra i rovi che nascondono il groviglio dei sentimenti;

 troppo vulnerabile la mia sensibilità, mi lascia spesso nuda ed antiestetica in quanto tale... in compagnia di quella me che ancora non so chi è....

e guardo distrattamente una mappa e gli appunti di un viaggio0 che mi attira ma allo stesso tempo mi inquieta, a causa di un' anima che sta navigando quietamente in bonaccia. ...Mi sembro il padre di Amelie... 'no beo... finchè nol se svejia un fià' ( Trad.: no bello finchè non si sveglia un pò!).

E questa sera ho scritto, e mi mancava proprio.

La fiducia, qualcosa che ho appena riletto nei miei diari di quand' ero 16enne 
(nel lontano 1989 se proprio devo confessarlo!!)
e vista - la fiducia!- come una maratoneta lanciata in una forsennata corsa allo sbaraglio, alla ricerca dell' autostima che dovrei costruirmi non conoscendola affatto,

 in effetti non ha dato molti frutti ...
 << troppo distratta troppo distante sempre dalla realtà... perchè troppo intenta a navigare dentro QUESTE paure alle quali ancora non ho trovato una reale cura>> 
...ma per lo meno comincio a conoscerle QUESTE e quasi certamente possono portarmi da qualche parte a risolvere qualcosa che ha per ora solo un forte retrogusto di paralisi emozionale, 
se mi impegno ogni giorno un pò di più a spodestare QUELLE, il loro governo rigido che rende IL super io ...un SUPER IO DI MERDA,  vivo almeno nella fantasia di stare percorrendo un golpe interiore,
che mi auguro di percorrere pacificamente.
 Con calma (che naturalmente o geneticamente, non possiedo!).

E rivedere Freud seduto alla sua scivania col suo cane di fronte a fare da ecoscandaglio tra il rilassamento e la tensione, mi ha portato a respirare e pedalare dopo mesi di vegetare full immersion, e mi ha fatto reinnamorare delle spighe e del pedale quieto, senza meta, ma con gradevoli percorsi lontana dal chiasso inutile della realtà.

WoW.



è un buon inizio!

ON AIR: https://www.youtube.com/watch?v=kYNtwKwILTQ